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La trasformazione agile: un viaggio epico verso l’innovazione

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In un mondo ed un contesto imprenditoriale in continua evoluzione, sempre più turbolento e imprevedibile, continuare ad operare con paradigmi, approcci e strutture che non siano adeguati a rispondere alle sfide moderne, rischia di compromettere in modo significativo la competitività e l’operatività delle organizzazioni sul mercato.

Chi è un imprenditore, un dirigente o un manager, probabilmente avrà sentito parlare di riorganizzazione, cambiamento, transizione o trasformazione aziendale.

Ma cos’è esattamente questa “trasformazione”? Si tratta di un percorso che un’azienda mette in atto per adattarsi ai cambiamenti e rimanere competitiva nel tempo.

Ma non bisogna pensare che la trasformazione aziendale sia una passeggiata!

In realtà è un vero e proprio viaggio epico, con ostacoli da superare e sfide da affrontare. È come una spedizione in un mondo sconosciuto, dove le vecchie mappe non funzionano più e bisogna inventarsi nuovi percorsi.

La trasformazione di tipo agile fa sicuramente parte di una rosa di azioni che possono essere messe in campo dalle imprese per modificare in modo sostanziale il modo di operare.

In altre parole, la trasformazione agile è come una nave veloce, che si muove agilmente attraverso le acque impetuose dell’ecosistema. È come un’armata di spartani, pronta a combattere ogni battaglia con agilità e determinazione. È come un’orchestra, dove ogni musicista sa esattamente quando e come entrare in scena.

Ma come si fa a mettere in pratica la trasformazione agile? Innanzitutto, occorre cambiare mentalità. Abbandonare l’idea che l’azienda sia una macchina perfetta e immutabile, e abbracciare la visione di un’organizzazione fluida e adattabile.

Inoltre, è importante sperimentare continuamente nuove soluzioni e metodi di lavoro, senza mai smettere di imparare. È necessario trovare un equilibrio tra l’essere flessibile e aperto al cambiamento, ma allo stesso tempo avere una strategia chiara e definita.

Sapere dove si vuole arrivare, ma essere disposto a cambiare rotta quando le condizioni lo richiedono.

Insomma, la trasformazione agile è un percorso che richiede coraggio, creatività e determinazione. Ma se si è pronti ad affrontare la sfida, il risultato sarà una azienda più innovativa, efficiente e competitiva.

È chiaro quindi che un processo di trasformazione agile può essere un percorso lungo e talvolta ricco di insidie, per questo abbiamo chiesto a tre esperti, in diverse parti del mondo, di rispondere alla domanda:

Se avessi una bacchetta magica quali sono le 3 cose che ti piacerebbe cambiare o influenzare senza nessuno sforzo durante un processo di trasformazione?

~ Christine Aykac, Agile project coach e Transformation consultant – Acuna Consulting Inc. (USA)

Se avessi una bacchetta magica, le tre cose che vorrei cambiare o influenzare durante un processo di trasformazione agile sono:

  1. creare consenso e allineamento tra i team per garantire che tutti siano sulla stessa lunghezza d’onda e lavorino verso obiettivi comuni durante tutto il percorso, non solo all’inizio, attenuando gli eventuali ostacoli che si presentano lungo il cammino
  2. Fornire a ogni team l’accesso a coach esperti, in modo che possano adottare con fiducia modalità di lavoro agili, e non solo una formazione. I team sarebbero meglio equipaggiati con le conoscenze necessarie per identificare i loro compiti e, allo stesso tempo, per aggiornare rapidamente la loro mentalità ai principi agili
  3. Dare a ogni gruppo competenze di adattabilità, in modo che, quando inevitabilmente si verificano cambiamenti inattesi, tutti siano preparati e pronti a cambiare tempestivamente rotta senza ritardi o interruzioni

~ Marco Calzolari, CEO – Agile Reloaded (Italia)

La tentazione di usare la magia è interessante, ma credo che un po’ di sano sforzo rimanga opportuno, anche soltanto per la soddisfazione di venirne ripagati 🙂

Tuttavia, a mio avviso, tre aspetti che potrebbero beneficiare di un “impulso” durante una trasformazione agile potrebbero essere: la comprensione delle intenzioni alla base delle pratiche agili, la gestione della resistenza al cambiamento e il modo di concepire la trasformazione stessa.

In primo luogo, è importante comprendere che le pratiche agili non risolvono immediatamente e con rapidità i problemi, ma permettono di “vederli” insieme e risolverli gradualmente con soluzioni incrementali. È necessario un forte impegno verso la trasparenza e una diffusa collaborazione per risolverli – o per cogliere le opportunità: sono sempre le persone, e non le metodologie, a farlo.

A questo proposito, credo che il concetto di resistenza al cambiamento sia spesso frainteso. Le persone non resistono ai cambiamenti, ma alla poca chiarezza su cosa si vuole ottenere. È importante coinvolgere e far partecipare attivamente le persone per delineare gli obiettivi del cambiamento e ottenere adesione e contributo.

Infine, in un contesto di mercato, tecnologico e sociale in continua evoluzione, la trasformazione non può più essere vista come un progetto da completare, che porti a uno stato “definitivo”. Ci sarà sempre qualcosa da cambiare. Va orientata al raggiungimento di una condizione di “trasformabilità” ricorrente, per avere la capacità di adattarsi ai cambiamenti, quanto opportuno. Si tratta di una “competenza trasformativa” da sviluppare nel modo più equilibrato possibile dentro tutta l’organizzazione.

~ Oliver Perner, Entreprise Agile Coach e Business Innovation Consultant, (Austria)

Nella mia esperienza ho constatato che spesso è complesso riuscire a coinvolgere in modo pieno il C-level aziendale che è però elemento chiave per la buona riuscita di un processo di trasformazione Agile. Per questo motivo, se potessi scegliere di utilizzare la bacchetta magica agirei su queste tre variabili:

  1. farei in modo che il C-Level sia più curioso
  2. cercherei di far partecipare più attivamente il C-Level alle iniziative di cambiamento
  3. mi assicurerei che il C-Level trovi il tempo per il cambiamento

Le tematiche trattate rappresentano solo la punta dell’iceberg e c’è ancora molto da scoprire.

Avremo modo di discuterne in modo più approfondito durante la sessione lancio del nostro Agile Lab il 31 marzo e continueremo a mantenervi aggiornati tramite il nostro sito.

Stay Tuned!